I procuratori generali di New York e del Connecticut starebbero indagando sul mercato della musica in streaming. In particolare, l’attenzione sarebbe concentrata su eventuali comportamenti anti-concorrenziali in danno di servizi che offrono streaming in modalità gratuita basati su pubblicità, come quelli di Spotify e YouTube.
La notizia proviene da una lettera inviata dai legali della Universal Music Groupcon la quale l’azienda ha inteso specificare di non avere posto in essere alcun accordo con le altre major Sony Music Entertainment e Warner Music Group per ridurre la competizione nei servizi di streaming musicale.
Tutto ciò avviene in concomitanza con il lancio – il prossimo 30 giugno – di Apple Music, il nuovo servizio del colosso di Cupertino attraverso cui ascoltare musica in streaming on-demand a pagamento.