La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è recentissimamente espressa in una controversia che ha visto contrapposto il produttore cinematografico tedesco Constantin Film alla compagnia telefonica austriaca UPC Telekabel Wien.
La Corte ha stabilito che il fornitore di accesso ad Internet che consenta ai suoi abbonati l’accesso a materiali protetti messi a disposizione del pubblico da un terzo, debba considerarsi un intermediario i cui servizi sono utilizzati per violare un diritto d’autore.
Ne consegue che al provider può essere ordinato di bloccare l’accesso dei suoi abbonati ad un sito web che viola il diritto d’autore.
Nella sentenza si è inoltre precisato che l’ordine dovrà essere ottemperato anche se la sua esecuzione “non conduca alla cessazione completa delle violazioni arrecate al diritto di proprietà intellettuale” e anche nell’ipotesi in cui “non esista alcuna tecnica che consenta di porre completamente fine alle violazioni del diritto di proprietà intellettuale, o che non sia praticamente realizzabile” (punti 59 e 60).
La misura di blocco deve avere l’effetto di “impedire o, almeno, di rendere difficilmente realizzabili le consultazioni non autorizzate dei materiali protetti e di scoraggiare seriamente gli utenti di Internet che ricorrono ai servizi del destinatario di tale ingiunzione dal consultare tali materiali”.
Fonte: ANSA.it