Il Tribunale di Milano ha respinto l’istanza di sospensione del provvedimento di inibitoria del servizio Uber Pop emesso lo scorso 26 maggio in accoglimento del ricorso cautelare presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti.

L’attività prestata dal Gruppo Uber,che permetteva a chiunque attraverso l’apposita app di improvvisarsi autista offrendo passaggi dietro un compenso e senza essere titolari di alcuna licenza, viene definita nel provvedimento come “concorrenza sleale” nei confronti dei tassisti trattandosi di un’attività che “incoraggia l’abusivismo”.

In attesa del 7 luglio, data in cui verrà discusso nel merito il ricorso di Uber, l’azienda americana prepara l’appello e promette battaglia promuovendo campagne su Twitter, Facebook, nonché sul proprio sito web volte a “far sentire la voce a chi ha il potere di cambiare le cose” e dichiara che continuerà “a lottare per offrire una mobilità di qualità ed affidabile a chi non trova soddisfazione nelle soluzioni tradizionali”. 

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