Dopo i giudici europei, anche quelli canadesi affrontano la questione della possibilità di imporre ai motori di ricerca la deindicizzazione dei link che conducono a contenuti illeciti.
La Corte Suprema della British Columbia ha infatti ordinato a Google di rimuovere dai risultati offerti dal proprio servizio di web search alcuni link che conducevano a siti che commerciavano prodotti, presumibilmente, in violazione degli altrui diritti di proprietà intellettuale.
Nella pronuncia viene inoltre specificato che la deindicizzazione dovrà avvenire su scala globale: Google dovrà fare in modo che i link incriminati non siano più resi accessibili in alcun territorio attraverso i propri servizi.