Dopo cinque anni di indagini, l’Antitrust UE ha formalmente avviato due procedure contro Google, inviando a quest’ultima uno statement of objections con la doppia accusa di abuso di posizione dominante nel mercato della ricerca su internet e, separatamente, sul sistema Android.
La prima questione è attualmente limitata al servizio “shopping” ma, secondo il Commissario Margrethe Vestager, potrebbe riguardare anche “maps”, “hotel” e “flight”.
Per quanto concerne Android, le indagini sono dirette a smascherare eventuali accordi anti-concorrenziali nel campo delle applicazioni e dei servizi per i dispositivi mobili intelligenti, come smartphone e tablet.
Google ha 10 settimane per formulare le proprie difese contro la potenziale condanna al pagamento di una maxi-multa pari al 10% del fatturato (ossia fino a 6 miliardi di euro).
Nel frattempo, però, la replica sul proprio blog è stata immediata e su entrambi i fronti: da un lato, il vicepresidente Amit Singhal ha affermato che i consumatori possono accedere alle informazioni in numerosi modi alternativi a Google e che presto renderà nota la propria versione dei fatti sul servizio “shopping”; dall’altro lato, un altro vicepresidente, Hiroshi Lockheimer, ha spiegato che Android può essere utilizzato anche indipendentemente da Google.