Chi reclama il diritto di chiedere la rimozione delle informazioni che lo riguardano dai siti internet e dai motori di ricerca deve poter adire il Garante della privacy, oltre che il giudice, anche per deflazionare il contenzioso in tribunale”. E’ la dichiarazione di Antonello Soro, che immagina così un doppio binario di tutela giurisdizionale – amministrativa, in audizione alla commissione Giustizia della Camera sulla proposta di legge in materia di diffamazione.

Alla rimozione dei dati dovrebbe «affiancarsi l’integrazione di quelli inesatti perché superati dagli eventi successivi, la loro rettifica e la deindicizzazione di quelli veritieri ma ormai risalenti. Tra le possibili soluzioni (rimozione, integrazione della notizia e deindicizzazione), quest’ultima è certamente la meno limitativa del diritto di informazione, in quanto preserva, nella sua integrità, la pubblicazione della notizia sul sito-sorgente, ma ne impedisce l’indiscriminata reperibilità in rete».

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