Un anno fa partiva l’indagine dell’Antitrust europeo nei confronti dell’attività svolta dal colosso delle ricerche online per valutare se l’azienda, abusando della sua posizione dominante, violava le regole europee in tema di concorrenza in particolare sui dispositivi mobile, smartphone e tablet.
Ne è emerso che, richiedendo o imponendo ai principali produttori di preinstallare le proprie applicazioni, Google “ha messo in opera una strategia volta a preservare e a rafforzare la propria posizione dominante nel settore della ricerca generale su internet” privando i consumatori “di una scelta più ampia di applicazioni e di servizi mobili” ponendo un freno all’innovazione proveniente da altri attori.
Se non si dovesse trovare un accordo, l’azienda, che si dichiara disponibile a collaborare con la Commissione europea per dimostrare di essere in buona fede, rischia una sanzione pari al 10% del suo fatturato annuale ovvero di 7 miliardi di dollari.