Oggi, 28 luglio 2015, è stata approvata ed illustrata alla Camera la versione definitiva della “Carta dei diritti di internet”.
Proposta da un gruppo di italiani già nel 2005 in occasione del World Summit on Information Society dell’Onu, fortemente voluta dalla Presidente Laura Boldrini ed elaborata dal gruppo guidato da Stefano Rodotà, la Carta è frutto anche delle integrazioni provenienti dalla consultazione pubblica indetta dopo la presentazione della prima bozza ad ottobre 2014: il prossimo step è la presentazione della stessa al Governo.
Ad oggi sono 80 gli Stati che hanno predisposto, come l’Italia, una versione di questo documento, ognuno secondo le proprie specifiche necessità, ma comunque seguendo linee guida condivise, ben riassunte dalle parole di Rodotà: “accettazione della tecnologia” e “necessità di far avanzare con essa i diritti collegati a questa evoluzione”.
Il documento non prevede regole vincolanti, ma principi comportamentali diretti a tutti i protagonisti della rete, su temi come tutela dei diritti individuali degli utenti, privacy, diritto all’oblio, neutralità, diritto d’accesso ad internet, diritti e doveri di chi diffonda conoscenza sul web.

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