Secondo quanto riporta il Financial Times, Facebook dovrà affrontare una class action proposta da due utenti statunitensi, avente ad oggetto l’intercettazione sistematica dei messaggi privati degli utenti ed – in particolare – i link da questi condivisi nell’ambito del servizio di messaggistica privata offerto dal sito. Le informazioni così intercettate, secondo l’accusa, verrebbero vendute agli inserzionisti pubblicitari. L’accusa afferma che “gli utenti credendo di comunicare su una piattaforma priva di sorveglianza più facilmente rivelerebbero informazioni che li riguardano e che non svelerebbero se sapessero di essere monitorati”. La class action punta a ottenere 100 dollari al giorno per il periodo in cui la privacy è stata violata ovvero 10 mila dollari per ogni utente coinvolto. Al momento, il social network si è difeso dichiarando che le accuse sono infondate.
Fonte: Il Sole 24 ore