La Guardia di Finanza di Venezia, su disposizione del Giudice delle indagini preliminari di Parma, ha ordinato di inibire gli accessi ai siti “scaricalibero.com” e “filmgratis.it ” ed ai loro eventuali futuri indirizzi IP gestiti da un giovane ventenne che sfruttando i banner pubblicitari posizionati vicino a film e musica era riuscito ad incassare guadagni per 137 mila euro.
Il semplice clic sui banner (alcuni dei quali anche molto noti, come Google e PayPal), spesso anche involontario contribuiva ad accrescere i profitti del giovane.
Il ragazzo ha patteggiato, ma ha rischiato gli venisse inflitta una condanna di un anno e dieci mesi di reclusione; i genitori, che secondo gli inquirenti hanno tratto vantaggi economici per circa 48 mila euro, sono invece stati condannati ad 11 mesi di reclusione per ricettazione.
Questo caso conferma e avvalora l’importanza di bloccare le inserzioni pubblicitarie sui siti illegali. A tal proposito IAB, FPM e Fapav hanno siglato nei giorni scorsi un importante Memorandum of Understanding con l’obiettivo di colpire al cuore la pirateria, tagliando i profitti che alimentano il business criminale online.