La tecnologia dei droni per effettuare le consegne. L’obiettivo di Amazon è quello, illustrato già nel 2013, di riuscire a recapitare in soli trenta minuti le merci via drone a tutti quei clienti iscritti al piano “Amazon Prime”.
Il Ceo di Amazon, Jeff Bezos, aveva richiesto lo scorso luglio alla FAA ( Federal Aviation Administration) il permesso di testare questo nuovo mezzo di consegne.
L’autorità statunitense ha rilasciato un certificato speciale di “aeronavigabilità sperimentale” che permetterà al colosso dell’e-commerce di condurre ricerche, esperimenti e training sui propri droni per la consegna Prime Air, fissando però alcune regole. Innanzitutto, i droni dovranno necessariamente volare di giorno e al di sotto dei 400 piedi (122 metri circa), il tutto solo quando le condizioni meteo non impediscano la visibilità. Il pilota, inoltre, dovrà essere in possesso di una licenza di volo anche privata, di un certificato medico e dovrà sempre mantenere il contatto visivo con il drone.
Amazon dovrà poi fornire un rapporto mensile relativo al numero di voli condotto, alle ore di lavoro dei piloti e ad eventuali malfunzionamenti di hardware e software.
Anche se il certificato rilasciato dalla FAA non costituisce ancora una licenza in piena regola per gli usi commerciali, si tratta comunque di un grosso passo avanti nel mondo dell’e-commerce, aprendo la strada non solo a progetti analoghi, ma anche alla necessità di una regolamentazione più dettagliata in materia.